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Inizia a capire il perchè

poi accettalo per poterlo cambiare

J-Ax

Quand'è che ci fate un figlio?
Tutti la stessa domanda
Io trattenevo la rabbia
Perché avrei voluto spaccargli la faccia
Avevo perso da mò la speranza
Non sopportavo più tutto quel dramma
Ad avere coraggio ci pensava mamma
Tra medicine e le punture in pancia
Messo alle corde anch'io
Pensavo alla religione
Se un figlio è un dono di Dio
Forse questa era la mia punizione
Ma quelli che mi amano
Con il biglietto per il mio spettacolo
Chissà se immaginano
Che hanno pagano le cure
Ed i dottori che hanno realizzato il miracolo
Ora so che dietro il caos c'è un senso più profondo
Sei nato a febbraio lo stesso giorno del nonno
Mamma incredula temeva che fosse un miraggio
E i primi mesi ti ha tenuto giorno e notte in braccio

Gianna Nannini

Queste sue parole possono aiutare a far capire il suo punto di vista a quanti hanno storto il naso alla notizia, della attesa prima e del concepimento poi, di Penelope: “Dare un figlio a questo mondo non è così facile. Allora cerco un’altra strada, quella della inseminazione artificiale. Non voglio un figlio a tutti i costi, ma desidero dare vita alla vita che mi è stata data, e voglio donare me stessa per la vita, perché credo nella vita, e penso che sarei una buona mamma. E soprattutto voglio che il mio utero perfetto dia alla luce un essere umano. L’utero me lo hanno fatto per quello, devo dargli quella possibilità. Ho le mestruazioni, vuol dire che posso farlo. Così me ne vado in un centro dove prendono anche le donne oltre i cinquant’anni, nel mio caso, all’anagrafe, cinquantaquattro.

Mi fanno firmare un foglio con cui accetto il fatto che il rischio di morire è alto. Ne sono consapevole e firmo…loro non sanno che, in realtà, io sono dell’83! Dalle indagini di rito vien fuori che va tutto bene, sono una donna che ha le caratteristiche per restare incinta, e allora provo una, due, tre, e alla settima volta, finalmente, ci resto. Mi sembra di toccare il cielo con il cuore, ringrazio forze che dall’alto mi fanno questo regalo. Lo dico alla mia mamma, che quasi non ci crede, ma ha un sorriso che mi resterà addosso per sempre:

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